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Enrico costa conobbe la contessa Cupelli rispondendo ad un annuncio tipo: “incontra donne cougar nella tua città” e, visto che pensava quella donna fosse matura, oltre che appartenere alla categoria “molto mature”, e che fosse anche molto ricca, rimase soddisfatto della prima cena al ristorante francese; e pagò lui la cena, altri 400 dollari, considerandolo un investimento. Nonostante la ridicola messa in scena che facevano quei froci francesi – pensava Enrico – quando servivano a tavola, nonostante che nei loro piatti ci fossero solo piccolissime sezioni di alimenti delle quali non si comprendeva mai la provenienza, nonostante si pagasse l’ira di dio e si uscisse con lo stomaco semi-vuoto, il vino questa volta era decente.
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Racconti Erotici e Storie Strane (ma Vere)
Mia Figlia? Le ho spinto contro la mia erezione totale,
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La Rivista Pornografica “la meretrice e il maniscalco” di Skinner,
La cugina, non si poteva non amarla nell’atto d’incularla,
Riprovare a fare il culo alla cugina, fallito il primo tentativo,
“Madonna! CUGINO Che porco che sei! Ma che porco!”,
Orgasmi Vendicativi Spruzzati sui Capelli della Cugina,
Mia Cugina Roberta, Cavalcata sul Letto Sopra la Coperta,
Occasioni degli Arrivi, “Hai fatto buon viaggio, Cuginetta?”
Sodomizzare la cugina, vendicarsi delle prepotenze dello zio
Il prof. Benazzo ammaestrò il pavimento pelvico di sua figlia
Invito a Pranzo con Puttane non Disponibili
La più nobile delle arti umane, il sesso anale, si pratica e s’impara
(incontri in chat porno, magari!)
La contessa Irina Cupelli aiutò il Costa a finire anche la seconda bottiglia di Chardonnay e più tardi dovette sorprendersi dell’erezione di Enrico; infatti, la sua trave storta e gonfia era puntata verso l’alto e vibrava come un piccolo squalo tigre appena messo in acqua dolce; Enrico, sapendo che lo faceva solo per cercare di scroccare anche a lei 35 mila dollari, come aveva fatto in precedenza con un’altra donna cougar, una donna matura che aveva la sua stessa età e che fatturava 3 milioni di dollari all’anno vendendo accessori per abbigliamento. Quindi si era premurato di ingoiare un frammento da 25 milligrammi della pastiglia di viagra da 100 mg, avendo seguito il consiglio del suo amico (amico si fa per dire) ebreo, esperto di sesso anale reiterato.
Gli sorrideva in viso, guardandolo da dietro il suo pisellone gonfio e vibrante, con la testa in mezzo alle sue gambe divaricate, sdraiata a pancia in giù verso di lui che iniziava a sentirsi vagamente annoiato: – “vuoi che ti lecchi l’ano?” – Gli domandò la donna, annoiandolo anche di più; per come la vedeva Enrico Costa, giornalista per hobby che scriveva su ‘le sole 24 ore‘, se una donna vuole infilare la sua lingua nel centro dell’orifizio anale del maschio che sta per fare su e giù dentro la sua (sua di lei) ampolla rettale, se vuole leccare lo scroto che sta per sbatterle sulle chiappe molle budino, se vuole leccare il cazzo e la cappella rovente, lo fa e basta, non lo chiede prima. Che cazzo chiedono, che cazzo parlano? Quando si tromba si tromba, non si parla. Una donna matura, dovrebbe saperlo; che cazzo, le donne cougar, le donne mature ed arrivate, non le sanno queste cose? Enrico non rispose e lei iniziò a succhiargli il cazzo, grattando sulla parte sinistra del glande con i suoi incisivi maldestri e sporgenti; donne mature, pensava Enrico, mature in che senso? Come poteva essere che una donna di quell’età, con un figlio di puttana e un paio di divorzi alle spalle, non avesse ancora imparato a fare un semplicissimo pompino, senza grattare la cappella con gli incisivi sporgenti? Se sono sporgenti verso l’esterno, meglio no? Guadagni un paio di millimetri dall’angolazione e non sei costretta ad aprire la bocca ad angar, o no?
Ripensando ai 35 mila dollari che le avrebbe scroccato qualche settimana più tardi, Enrico prese a pazientare con la donna, ma le tolse il cazzo dalla bocca perché era oramai già graffiato sulla parte sinistra, eh sì, perché gli incisivi erano sporgenti verso l’esterno ma quello di destra, che puntava sulla parte sinistra della cappella di Enrico Costa, era meno sporgente, o lo era di più, chissà! In silenzio, senza perdere troppo tempo in chiacchiere, la mise a pancia in sù e le fece scivolare il cazzo nella sua figa bionda, stranamente arricchita da un pube biondiccio, dai peli trasparenti, sopra il quale si poteva vedere un taglio cesario che pareva una ferita di guerra; se avesse avuto i peli neri avrebbe potuto tentare di nascondere, almeno in parte, quella cicatrice; Enrico cercò di distrarsi, pensando ai soldi che le stava per chiedere dopo averla fatta venire, dopo averle sfilato il cazzo dalla figa e averglielo fatto scivolare nell’ampolla rettale; e intanto spingeva avanti e indietro, di lato, di lato e avanti, di lato di nuovo e di lato indietro; ma lei non sembrava si stesse caricando per esplodere in nessun orgasmo; non scopava come una vera donna cougar, non scopava come una tardona affamata che non scopa da secoli; scopava come una tardona che è affamata, sì, ma che non scopa da talmente tanto tempo che non è più capace di scopare, ammesso che sapesse scopare prima. Purtroppo per Enrico Costa, il peggio doveva ancora venire.
La vera tragedia arrivò senza farsi aspettare troppo, dopo cinque minuti; lei non si era caricata, non gemeva, era impacciata e rigida, ma era ancora convinta di avere qualcosa di speciale per lui, a parte i 35 mila che non sarebbe mai riuscito a scroccarle, perché, in verità, non aveva nemmeno quelli, nonostante le arie che si dava e gli alberghi che frequentava, usando la carta di credito del marito.
Qualcosa di veramente speciale, diceva, e ci credeva veramente, a forza di scopare con i circoncisi anglosassoni che la mantenevano. Mise la mano destra sotto la pancia di Enrico, gli prese con fermezza la trave dura, dalla radice, con il pollice, il medio e l’indice.. – “ma che cazzo fai?” – Scattò Enrico, che si stava proprio scocciando. – “lasciami fare, aspetta, guarda che sorpresa…..” – e, spingendolo indietro con la mano che gli teneva il cazzo, lo sfilò dalla cavità vaginale, Enrico era sempre più stupefatto, e dopo una brevissima ispezione al buio se lo mise dentro di nuovo ma, questa volta, in una seconda cavità vaginale. Irina aveva una doppia apertura vaginale e, a sentire lei, anche due canali vaginali, magari anche con due canali cervicali. Enrico non disse nulla e continuò il suo lavoro, quei 25 milligrammi di Viagra gli tenevano il cazzo in erezione totale, nonostante fosse disgustato e tediato all’estremo; la fortuna volle che, il giorno successivo, la contessa Cupelli dalla figa doppia, gli mandò una nota con la quale gli diceva di essere stata colta da una improvvisa infiammazione all’uretra e che, per un bel po’ di tempo, non avrebbe potuto scopare.
Enrico Costa si trovava a suo agio chiacchierando con lei, dormendo con lei negli alberghi di lusso e scoprendo assieme a lei i ristoranti più rinomati; ma, per scopare, era meglio continuare a praticare il sesso anale reiterato con le attrici della sua collezione ridotta di femmine giovani, magre, puttane, pronte e risolute.
(incontri in chat porno, tardone che aprono il culone!)
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